Sebbene non sia certo come il corgi sia arrivato in Inghilterra, sicuramente i primi segni della razza si hanno già nel decimo secolo, con la descrizione di un cane tenace e brillante. Il suo aspetto in quei tempi era molto diverso da come lo conosciamo noi ora.
Il Welsh corgi pembroke era un cane efficiente e collaborativo e veniva impegnato nello spostamento delle mandrie di bovini. Molto probabilmente sarebbe rimasto un cane “da campagna” se nei primi del ‘900 Giorgio VI non decise di prenderne un esemplare da regalare alla piccola Elisabetta. Di li infatti la passione che ebbe per questi canetti la portò a farli conoscere in tutto il mondo come i “cani della regina”.
Il suo allevamento di Windsor divenne famoso in tutto il mondo e così anche il Welsh corgi pembroke come lo conosciamo noi.
La vita con un Corgi
Il mio motto potrebbe essere più corgi per tutti! Sono diversi anni che sono in questo splendido mondo che è la cinofilia è mai ho conosciuto cani simili ad un corgi.
Sono allegri, dinamici, tenaci, indipendenti, empatici. Con loro la giornata è sempre una scoperta. Se qualcosa non gli va bene si siedono ti guardano e nella protesta più totale fanno resistenza passiva. E tu pensi, per fortuna che pesi solo 12 kg, e lo prendi in spalle, cosa che, sappi, ti farà ripagare.
Hanno una fortissima dignità, ti rapporterai con loro “alla pari”. Lungi da te l'idea di “fregarli”, sono molto intelligenti. Il mio consiglio è creare una bella relazione, basata sulla reciproca comprensione: così avrai il rispetto e l’accreditamento che cerchi.
Amano la compagnia anche interspecifica, ho visto corgi condividere il divano con gatti ed il tappeto addirittura con conigli.
Non sono bellicosi, anzi, “più siamo più ci divertiamo“. Detto questo come ogni altro cucciolo dal Chiwawa all'alano anche loro hanno necessità di fare esperienze svariate, soprattutto nei primi 12 mesi.
-Sara, proprietaria dell'allevamento-
Malattie e patologie riconosciute
Le principali malattie di razza sono:
vWD o malattia di Von Villebran e la Dm o mielopatia degenerativa.
La prima è una malattia che riguarda la coagulazione, un cane può vivere tutta una vita senza mostrarne i sintomi ma un intervento di routine potrebbe rivelarsi fatale. Infatti la carenza della proteina vWf impedisce alle piastrine di coaugulare portando conseguentemente ad emorragie.
La seconda è una patologia degenerativa che attacca il midollo. Porterà alla paralisi degli arti e conseguentemente alla morte. Si sviluppa in tarda età in alcuni casi però può già vedersi in età precoce.
La buona notizia è che entrambe queste malattie possono essere rivelate nel profilo genetico. Infatti se eseguiti i test sui genitori di possono fare accoppiamenti per generare una prole sana.
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